Scutari è la più grande Città della parte settentrionale dell'Albania, capitale tradizionale della cultura albanese, nodo importante per il trasporto stradale e ferroviario, e punto di interconnessione con il Montenegro, in pratica e la porta terrestre d’Albania verso il mondo Occidentale.
La Città di Scutari si trova accanto ad un importante triangolo idrografico, formato dal Lago di Scutari e dai Fiumi di Buna e Drini, nella parte nord ovest accanto alle Alpi albanesi.
Scutari vista la sua eccellente posizione fisico/geografica, è stata il centro di un hinterland abitato ininterrottamente dal tempo della pietra (Paleolitico), è fu la Capitale del Regno di Illiria (181 – 168 aC) sotto il Re Gent, prima di cadere sotto il dominio dell’Impero Romano nel 168 dC.
La Città antica e medievale, si estendeva intorno all'acropoli.
A Scutari è situata una delle più antiche e suggestive fortezze, il Castello di Rozafa, la sua superficie è di 3,5 Kmq ed il perimetro delle mura è di 881 m che si erege a 120 metri di altezza dal livello del Mar Adriatico, sito in cui si può apprezzare lo spettacolare panorama sull'omonimo lago, e il suggestivo incontro tra i fiumi Buna (a destra) e Drini (a sinistra), che lo rende davvero unico.
Le sue origini risalgono all'età illirica (IV sec. a. C).
Il paesaggio attuale, lo si deve al lavoro fatto sotto l’epoca Veneziana, prima dell'occupazione degli Ottomani, la Città aveva una completa organizzazione giuridico/istituzionale, simile ai centri sviluppatisi intorno all’Adriatico.
I famosi codici della città medievale, che sono stati scoperti di recente a Venezia, sono una la testimonianza di tale status.
Nel periodo del XVII secolo (1757-1831), divenne uno dei principali centri del nord dell'Albania e centro di Pashallek di Bushatlli.
In tale periodo ebbe il maggiore sviluppo economico, contava 50.000 abitanti, aveva 3.000 negozi e 80 tipi di mestieri esercitati.
Eminenti personalità/celebrità hanno descritto Scutari come la "culla della cultura albanese”. Già nell’ XI secolo, Pal Engjelli scriveva la formula battesimale, il primo documento conosciuto in lingua albanese, usando l’alfabeto latino.
Nella Città di Scutari nel XIX sec. (1858-1870) fu intrapresa per la prima volta l’arte della fotografia e in una tipografia all’epoca aveva fra riviste e giornali 68 titoli.
Entro la fine XIX sec., gesuiti e francescani costituivano, archivi, musei, la prima banda musicale, il primo teatro e la prima scuola di pittura, quest’ultimi iniziarono allo stesso tempo.
L’autenticità albanese di questa Città, è stata la ragione principale che obbligò, le Grandi Potenze di affiliare la Città di Scutari allo Stato Albanese appena nato nel 1912.
Durante gli anni 20-30 del secolo scorso Scutari ha subito un'espansione economica, culturale e demografica, acquisendo qualità e caratteristiche reali come le città presenti nell’area Adriatica.
Oggi Scutari ha più di 100.000 abitanti, che vivono in armonia e tolleranza interreligiosa, dopo la selvaggia repressione comunista, che in 45 anni ha privato la cittadinanza di ogni forma di sviluppo economico culturale e di ogni ruolo primario che aveva nel paese, depredando, archivi, biblioteche e opere d'arte, distruggendo e trasformando le istituzioni, create nei secoli dalla cittadinanza Scutari.