Durazzo (in lingua albanese Durrësi) è una città di 200,000 abitanti (stimati nel 2015) dell'Albania, la più importante, dopo la capitale Tirana. Situata su una penisola, è capoluogo della prefettura omonima e del distretto omonimo. La sua origine risale al VII secolo a.C. come colonia greca di nome Epidamno (in greco Ἐπίδαμνος).
La città di Durazzo (Durrës o Durrësi), è conosciuta in molti stati con nomi diversi: Δυρράχιο - Dhirrákhio (greco), Dıraç (turco), Drač (croato, sloveno, ceco) Драч - Drač (serbo), Драч - Drač (macedone), Duras (francese), Дуръс - Durăs (bulgaro), Dyrrhachium (latino), Δυρράχιον - Dyrrháchion , Ἐπίδαμνος - Epídamnos (greco antico).
Durazzo fu una colonia ilire ed aveva il doppio nome di Epidamnos (Επίδαμνος) o Dyrrhachion (Δυρράχιον). Il secondo nome indicava più specificatamente il porto. Fu fondata con la partecipazione di Corinto e di Corcira nel VII secolo a.C..
Gli scontri interni avvenuti tra democratici e oligarchici all'interno della polis, portarono all'esilio dei secondi; questi, però, assediarono la polis tanto che i democratici dovettero chiedere soccorso prima a Corcira, quindi a Corinto. La prima rifiutò, la seconda invece venne in aiuto dei democratici di Epidamno: questo gesto causò uno scontro tra le due città (Corcira e Corinto) e fu l'inizio della Guerra del Peloponneso, tra Atene e Sparta.
Successivamente, nel 431 a.C. la città torno in mani illiriche sotto il comando del re Glaukias, il quale fece cacciare i colonizzatori greci. In epoca romana la città divenne un centro assai importante e capitale dell'Epirus nova. La sua importanza e prosperità commerciale sono testimoniate anche dalla presenza di un anfiteatro e dalla commedia latina Menecmi di Plauto, che a Durazzo è ambientata.
La città ha subito, nel corso del tempo, molte dominazioni: strappata ai Bizantini dai Normanni nel 1082, fu conquistata nel 1205 dai Veneziani che ritornavano dalla IV crociata. Nel 1272 si impossessarono della città gli Angiò che la tennero sino al 1392 quando fu nuovamente riconquistata dai Veneziani.
I Veneziani mantennero Durazzo e l'area circostante fino all'inizio del Cinquecento, chiamando il territorio Albania veneta. Per tutti questi secoli Durazzo si era differenziata dall'entroterra albanese, conservandosi legata al mondo latino, tanto è che in città si usava un idioma romanzo, forse un misto di parlate italiane e dalmatico. Solo dopo il terremoto del XIV secolo che distrusse la città e poi il suo definitivo distacco dal mondo italiano e latino, a seguito della conquista turca la città perde questa sua specificità divenendo un centro pienamente albanese, e non più latino.
Nel 1501 cadde sotto la dominazione turca.
Un caratteristico personaggio del secolo XV è stato Pietro Bianco, il quale, dopo aver fatto il pirata, si recò, pentito, in Italia dove fondò, tra l'altro, il Santuario di Santa Maria delle Grazie presso Forlì.
In seguito al crollo della dominazione ottomana nel 1914 fu annessa in una Albania ancora strutturalmente debole, e con quest'ultima fu sottoposta a pressioni e dominazioni italiane e greche. L'indipendenza giunse solo nel 1920. Nel 1939 iniziò l'occupazione italiana fascista, terminata nel 1943, contrassegnata da un moderato sviluppo industriale e commerciale intorno al porto cittadino. Dopo la caduta del governo fascista, l'8 settembre 1943 iniziò l'occupazione tedesca. I tedeschi abbandonarono la città nel 1944.
Dal dopoguerra Durazzo è il centro della cantieristica albanese ed attualmente, dopo la caduta del regime, vanta un notevole sviluppo urbano e sociale.