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Abitata dalla tribù illiricha degli Albani, nel 1190 Krujë divenne la capitale del primo stato autonomo albanese nel Medioevo, il Principato di Arbër. Più tardi è stata la capitale del Regno d'Albania, mentre nei primi anni del XV secolo Krujë fu conquistata dall'Impero Ottomano, ma poi venne liberata da Skanderbeg nell’anno 1443, leader della Lega di Alessio, che difese Kruje con successo, contro tre assedi degli ottomani fino alla sua la morte nel 1468.
Gli Ottomani presero di nuovo il controllo della città dopo il quarto assedio nel 1478, e i territori della città furono incorporati nell’Impero Ottomano.
Successivamente nel 1906 ci fu la rivolta popolare contro l'Impero Ottomano, che porto l’Albania alla Dichiarazione di Indipendenza nell’anno 1912.
A Krujë vi sono due musei, uno dedicato alla vita ed alle gesta eroiche di Skanderbeg, l’altro è il museo etnografico nazionale.
Il museo di Skanderbeg, fondato nel 1982, è stato realizzato nel castello Krujë. La sua collezione comprende manufatti per la maggioranza del XV secolo, legati alla guerra albanese/ottomano. In tale periodo il castello fu assediato per quattro volte dall'esercito ottomano.
Mentre il museo etnografico nazionale di Krujë è stato fondato nel 1989 ed è situato in una villa della famiglia Toptani costruita nel 1764. Le principali esposizioni del museo sono oggetti di artigianato, la cui età varia da 60 a 500 anni.
Il nome della città è legato alla parola albanese che significa Kroi "fontana". Invece in lingua Albanese la città è conosciuta come Krujë o Kruja. Nei documenti storici bizantini all'inizio del VII secolo è stata attestata come Kroai (in greco Κροαί), mentre in latino medievale era conosciuta come Croia, Croya e Croarum. Durante l'epoca ottomana era conosciuta anche come Ak Hisar o Akçahisar, dalla parola turca Ak (che significa bianco) e Hisar (castello).
Nell'antichità Krujë era un luogo utilizzato per riti pagani, mentre dopo la diffusione del cristianesimo una chiesa dedicata a Sant'Alessandro è stato costruita nei pressi del Monte Krujë. Alla fine del IX secolo David di Krujë è menzionato come uno dei vescovi, che hanno partecipato alla IV Concilio di Costantinopoli.
Nell'Illirico Sacrum Daniele Farlati ha documentato quattordici vescovi cattolici della città 1.286 - 1.694, mentre Konrad Eubel ha documentato quattro vescovi supplementari. Il Bektashismo fu introdotto a la regione di Krujë nell inizzio del XVIII secolo.